(...) *In 18 anni (dal 2001 al 2019), i praticanti regolari sono diminuiti di poco meno di un terzo; mentre nel solo triennio (2019-2022) il loro numero è sceso del 25%*.
Per entrambi i periodi (2001-2019 e 2019-2022), la riduzione della pratica religiosa ha coinvolto tutte le classi di età, anche se si è manifestata in modo più marcato soprattutto nella componente verde della popolazione, in particolare tra i giovani dai 18 ai 24 anni e tra gli adolescenti (14-17 anni).
Sono questi i gruppi di età che più si sono allontanati negli ultimi 20 anni dalla pratica religiosa regolare, con un calo di oltre i 2/3 per quanto riguarda i giovani e gli adolescenti, a fronte di una riduzione del 50% dei praticanti assidui tra le persone adulte e mature e del 30-40% tra la popolazione anziana.
Detto altrimenti, i praticanti assidui tra gli adolescenti sono passati dal 37% del 2001 al 20% del 2019 e al 12% del 2022; mentre, tra i 18-19 anni, la pratica regolare che coinvolgeva nel 2001 il 23% dei soggetti, è scesa al 11% dei casi nel 2019 e all’8% nel 2022.
Si può dunque affermare, a questo punto, che la disaffezione dei giovani e degli adolescenti dalla pratica religiosa è un fenomeno che viene da lontano, rientra in un trend di medio-lungo periodo, che tuttavia si mantiene o subisce un’accelerazione proprio negli anni post-Covid. (...)
Anzitutto emerge che «l’appuntamento settimanale in un luogo di culto, per i cattolici la messa domenicale, attrae sempre di meno gli italiani»,(3) nonostante che il dato sull’affiliazione religiosa si mantenga ancora su livelli elevati.
Per la componente cattolica, si delinea qui un doppio messaggio alla Chiesa: a essere messo in discussione non è soltanto il precetto o l’invito a santificare le feste, quanto *l’idea stessa che la partecipazione al culto comunitario sia per i fedeli (per i seguaci di una religione) un momento fecondo di crescita e di espressione della fede, un criterio vitale di appartenenza a una comunità religiosa*.(...)
E' indubbio che ciò che è accaduto in questi ultimi anni rappresenti una prova vitale sia per le Chiese sia per i credenti di ogni confessione religiosa. (...)
http://www.settimananews.it/societa/italia-forte-ribasso-pratica-religiosa/
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