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Un breve momento di preghiera proposto per il Venerdì Santo a coloro che - impegnati nel ritmo quotidiano - non potranno partecipare alle celebrazioni: fai il download.
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Non sarà più in grado di abitare gli edifici che ha costruito in tempi di prosperità.
Con il diminuire dei suoi fedeli, perderà anche gran parte dei privilegi sociali.
Ripartirà da piccoli gruppi, da movimenti e da una minoranza che rimetterà la Fede al centro dell’esperienza. Sarà una Chiesa più spirituale, che non si arrogherà un mandato politico flirtando ora con la Sinistra e ora con la Destra. Sarà povera e diventerà la Chiesa degli indigenti.
Allora la gente vedrà quel piccolo gregge di credenti come qualcosa di totalmente nuovo: lo scopriranno come una speranza per se stessi, la risposta che avevano sempre cercato in segreto".
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"Tutti prendete e mangiate":
fai qui il download della quinta meditazione.
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"Voi stessi date loro da mangiare":
fai qui il download della quarta meditazione.
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"Tu sei il Pane":
fai qui il download della terza meditazione.
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"Nutrirsi, non possedere":
fai qui il download della seconda meditazione.
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"Tutto bello e buono da mangiare":
fai qui il download della prima meditazione.
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Leggi tutto: Giornata in memoria dei Missionari Martiri 2015
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"Come si preparano le coppie al matrimonio? Sono sufficienti tre conferenze? La fede lì, come entra? La preparazione al matrimonio non è come un corso di lingue: diventate sposi in otto lezioni!". L'incontro di Papa Francesco con la popolazione di Napoli sul Lungomare Caracciolo, al minuto 20:40.
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“Davide mandò… mentre lui rimaneva a Gerusalemme”:
il peccato del credente è togliersi da una vivace relazione con il popolo di Dio,
segno di una incrinatura del rapporto con Dio-Trinità.
Qui puoi fare il download del testo biblico di riferimento e dello schema della meditazione.
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L’indomani della riforma liturgica il futuro Giovanni Paolo I scriveva ai suoi preti: «Alcuni non hanno capito che la riforma della liturgia è qualcosa di profondo, destinato a far crescere il popolo di Dio nella fede, nella speranza e nella carità e a rivelare agli uomini il volto di una Chiesa sempre più giovane. Non hanno preparato la gente con catechesi pazienti; non hanno spiegato il significato e la bellezza dei gesti nuovi. Hanno chiesto ai fedeli una partecipazione qualsiasi… è accaduto così che talora c’è stato non il fare vera liturgia, ma quasi un esibirsi col pretesto della liturgia, oppure un cercare nella liturgia soddisfazione estetiche… Poi ci sono alcuni che non accettano il Concilio, quindi rifiutano la liturgia che delle disposizioni conciliari è anima, perché – di sua natura – afferra tutto l’uomo. Altri confondendo la tradizione con il conservatorismo, non capiscono che il Signore, proprio perché è sempre presente alla Sua Chiesa, vuole che le forme secondarie del culto si adattino di continuo ai tempi e ai bisogni nuovi. Essi si appellano al passato, ma conoscono male il passato e la tradizione». (...)
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Pur con tutti i distinguo del caso
(soprattutto quelli relativi al "cambiare tanto per cambiare"... magari anche gli elementi fondativi della vita!),
il linguaggio usato nell'articolo qui sotto è la traduzione attuale di grandi significati che tante tradizioni spirituali hanno esaltato da millenni.
don Chisciotte Mc
"Less is more: l'arte di eliminare il superfluo"
di Claudia Galeazzi - 27.02.2015
In USA è esplosa con il termine "Decluttering": l'arte di ridurre l'eccesso, risparmiare e ridimensionare. Non si tratta solo di economia e consumo: eliminare significa fare spazio. Non solo fisico, anche mentale ed emotivo. Siate sinceri, come vi sentite nell'attimo in cui eliminate ciò che non vi serve più? E non si parla solo di oggetti. Basta poco.
Fare pulizia e ordine - senza per forza diventare dei fanatici - sono attività che possono aiutare a vivere una vita più leggera e creativa. Soprattutto nei momenti in cui sentite la necessità di girare pagina. Provare per credere. Nel momento stesso in cui si fa spazio, si crea automaticamente la possibilità di creare qualcosa di nuovo. Soprattutto se si tratta di relazioni, spazio, emozioni e pensieri. Quando qualcosa è di troppo, e sappiamo riconoscerlo, il gioco è fatto. Game over. Eliminare la polvere in eccesso.
Quando si inizia a fare ordine, che sia il nostro armadio, il garage, la cantina, la relazione che ci soffoca, la vostra scatola magica o qualunque altra cosa, si attiva nel cervello un meccanismo di novità che vi spingerà a voler cercare qualcosa di nuovo e inaspettato. Poi chissà, magari ritrovate qualcosa di molto prezioso che non sapevate neanche di avere.
Il meno è il più, spesso ci attacchiamo alle cose e alle persone. Abbiamo paura del cambiamento e della solitudine, ma cambiare potrebbe essere la soluzione per riorganizzare la nostra vita e renderci conto delle piccole cose, che spesso diamo per scontate.
Non è necessario diventare dei fissati ossessivi, ma rendersi conto dell'ambiente che ci circonda, osservare. Prendersi lo spazio necessario. Non solo per la vista, ma anche per la mente. Armonia.
Certo, la perfezione non esiste, ma a volte recuperare se stessi significa mettere un po' di ordine. Less is more. Se si fa spazio, le piccole cose diventeranno molto grandi.
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«Immaginate che il mondo sia un cerchio, che al centro sia Dio, e che i raggi siano le differenti maniere di vivere degli uomini.
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Un giardino irrigato che si chiama accoglienza
Abramo e lui, stranieri ovunque, moltiplicano il verde nelle patrie altrui. Chi accoglie il forestiero, in quella storia scritta a fondamento della civiltà, è benedetto da fertilità. A una pagina che mi chiede di nominare il paradiso, scrivo di uno terrestre e con la p minuscola. Consiste nel permesso di viaggio che fanno sulla faccia della terra i migratori: insetti, pesci, uccelli e in ultimo i mammiferi. Consiste nello spazio sgombero di frontiere, dove neanche le montagne fanno sbarramento. Il Sinai è al contrario il più solenne degli appuntamenti.