"Ritengo che una scelta sbagliata sia preferibile a non scegliere affatto. Per paura delle decisioni ci si può lasciare sfuggire la vita. Chi ha deciso qualcosa in modo troppo avventato o incauto sarà aiutato da Dio a correggersi. Non mi spaventano tanto le defezioni dalla Chiesa o il fatto che qualcuno abbandoni un incarico ecclesiastico. Mi angustiano, invece, le persone che non pensano, che sono in balia degli eventi. Vorrei individui pensanti. Questo è l’importante. Soltanto allora si porrà la questione se siano credenti o non credenti".
Carlo Maria Martini, Conversazioni notturne a Gerusalemme”, Mondadori, pag. 64

(l'avevo già pubblicato su questo sito il 18.08.2021)