Ero già vivo dieci anni fa, l'11 settembre 2001.

E avevo già la televisione e il pc: le ho viste anch'io quelle immagini, sentite quelle voci.

Ho pregato allora e oggi.

Trovo che sia giusto non perdere la memoria,

delle cose belle e di quelle brutte.

Ma non mi piace l'enfasi.

Ci sono un'infinità di tragedie

(basterebbe la sofferenza di una persona per fare una tragedia)

e tante di proporzioni enormi,

ma non tutte vengono ricordate così.

Vorrei più uguaglianza

nel rispetto del dolore

e preghiere e misericordia e perdono per tutti.

don Chisciotte


11 settembre 1973 Golpe di Pinochet in Cile. Il generale Pinochet, alla guida dell'esercito, prese il potere con un colpo di Stato, l'11 settembre 1973, cingendo d'assedio il Palazzo Presidenziale, attaccandolo via terra e bombardandolo con dei caccia Hawker Hunter di fabbricazione britannica. Allende morì nel corso dell'attacco. (...) Pinochet si mosse subito per consolidare il suo controllo contro ogni opposizione. Il 13 settembre, la giunta militare sciolse il Congresso. Nel frattempo, progettando l'eliminazione di tutte le forze di opposizione lo Stadio Nazionale venne temporaneamente converito in una immenso campo di concentramento. All'interno dello stadio, in quei mesi, avvenivano torture e interrogatori violentissimi, moltissime donne vennero stuprate dai militari addetti al "campo". Approssimativamente 130.000 individui vennero arrestati nei seguenti tre anni, con il numero di "scomparsi" (desparecidos) che raggiunse le migliaia nel giro di pochi mesi. (continua)



Somalia, la tragedia infinita: "Esodo senza precedenti". E' una tragedia senza fine quella che colpisce la Somalia con centinaia di persone in fuga dal paese. Da mesi carestia e siccità mettono a rischio la vita di 13 milioni di individui in tutto il Corno D'Africa. Secondo l'Onu si tratta della più grave crisi di questo tipo negli ultimi 60 anni: coinvolge 3,2 milioni di persone in Kenya, 2,6 in Somalia, 3,2 in Etiopia, ma anche migliaia di persone in Eritrea e a Gibuti. (continua)



Il massacro di Srebrenica
è stato un genocidio e crimine di guerra, consistito nel massacro di migliaia di musulmani bosniaci nel luglio 1995 da parte delle truppe serbo-bosniache guidate dal generale Ratko Mladic nella zona protetta di Srebrenica che si trovava al momento sotto la tutela delle Nazioni Unite. Compiuto anche sull'appoggio dei gruppi paramilitari guidati da Arkan[6], è considerato uno dei più sanguinosi stermini avvenuti in Europa dai tempi della seconda guerra mondiale: secondo fonti ufficiali, le vittime del massacro furono 8.372, sebbene alcune associazioni per gli scomparsi e le famiglie delle vittime affermino che furono oltre 10.000. (continua)



Il genocidio del Ruanda fu uno dei più sanguinosi episodi della storia del XX secolo. Dal 6 aprile alla metà di luglio del 1994, per circa 100 giorni, vennero massacrate sistematicamente (a colpi di armi da fuoco, machete (pangas) e bastoni chiodati) tra 800.000 e 1.000.000 persone. (continua)



Morti civili in Afghanistan nel solo 2010: il Rapporto dell'Onu, elaborato insieme alla Commissione indipendente afghana per i diritti umani, attesta cifre alla mano che il 2010 è stato, con 2.777 vittime, l'anno più cruento per i civili nel decennale conflitto. (continua)