Anche questa volta la prolusione al Consiglio permanente della CEI è stata generica e inutile (anche lunga: 47.000 battute):
- ha parlato di tutto e di tutti, e quindi è come se avesse parlato di niente e di nessuno;
- ha parlato a tutti, e quindi è come se avesse parlato a nessuno.
Il relativismo (interessato) l'abbiamo ben radicato in casa.
p.s.: Affinché sia "Consiglio" e non "formalità" (che ratifichi ciò che dice il primo che ha parlato), non è proprio possibile che gli altri vescovi che lo compongono discutano seriamente tra loro e con i loro confratelli e giungano a produrre un documento diverso, molto più incisivo?!
don Chisciotte
Prolusione-delusione
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