«Se dovessi raccontare la storia della famiglia di origine della mia nonna ne verrebbe fuori che la famiglia del mulino bianco che tanti vorrebbero non è mai esistita. Questa storia penso che sia comune a tutte le famiglie. 14 fratelli composta da grandi santi e da grandi peccatori. Grandi litigi e grandi riconciliazioni. Eventi tragici: malattie impietose che hanno portato via da un giorno all'altro fratellini e sorelline, la guerra, l'orrore del nazismo che ha ucciso barbaramente un nipote e un fratello prete. Ma anche l'insperato e assurdo benessere portato dalla spagnola, mio bisnonno era falegname e aveva avuto un picco di lavoro costruendo bare. Strani casi di utero in affitto: mia bisnonna aveva "regalato" una delle sue figlie a sua sorella sterile portandosela con sé in Sudamerica. Separazioni, di cui il fratello che l'ha subita costretto a fuggire e rifarsi una vita in America, la cognata colpevole, una volta che ha perso il compagno ritornata e accolta in famiglia dai cognati come una sorella. Una sorella suora, morta consunta, ma che non ha lasciato fino all'ultimo i bambini di cui si occupava. Cugine ricchissime che negli anni 50 facevano concorrenza a Sophia Loren, per poi morire sole. Insomma di tutto e di più già era all'ordine del giorno nel secolo scorso: e oggi vogliamo la famiglia del mulino bianco che non esiste?».
Raffaella Noli