"Intendo parlare di onorificenze, distinzioni, insegne, e simili. (...) Chiaramente preoccupante sarebbe il fatto che tali distinzioni vengano desiderate e domandate; qualora ciò accadesse,  potrebbe infatti rivelare una inconsistenza sacerdotale. Nel senso che la mancanza di stima per il proprio servizio ministeriale, il non-senso avvertito di fronte al proprio esere prete, rischiano di essere illusoriamente colmati dal prestigio acquisito in forme esteriori e secondo una logica non evangelica".
Carlo Maria Martini, Cammino di povertà, (8.04.1982)