«Dico ancora le preghiere. Dentro il ripostiglio dove dormo non c'è finestra e mentre mi dico l'Angelo Custode mi pare di stare sui lavatoi con tanto di cielo aperto al posto del soffitto. Non credo che questa è una fede, lo faccio per abitudine, per non togliere le ultime parole della sera.
Rafaniello dice che a forza di insistere Dio è costretto a esistere, a forza di preghiere si forma il suo orecchio, a forza di lacrime nostre i suoi occhi vedono, a forza di allegria spunta il suo sorriso.
Come il bumeràn, penso: a forza di esercizio si prepara il lancio, ma la fede può uscire da un allenamento?
Ripeto le sue parole per iscritto, più avanti forse le capirò. Lui dice pure di cantare per dare aria ai pensieri, se no chiusi in bocca fanno la muffa».
Erri De Luca, Montedidio, 57