«In un suo discorso - pronunciato in una data imprecisata dopo il 1713, ma pubblicato postumo nel 1776 — scrittore irlandese Jonathan Swift distingue anzitutto due grandi categorie tra i “cattivi cristiani”: quanti non frequentano le chiese e quanti, invece, pur recandovisi, tengono un comportamento poco consono al luogo in cui si trovano. I primi sono soliti accampare ogni genere di scusa pur di sfuggire al servizio liturgico: vi è chi diserta le funzioni per semplice disprezzo della fede; chi è convinto che l’aria della chiesa sia particolarmente malsana; chi, sopraffatto dalla pigrizia, crede di poter trascorrere l’intera domenica gozzovigliando; chi, al contrario, ha così tanti impegni da non riuscire a trovare un momento libero per la messa. Il problema è che latita proprio chi avrebbe più bisogno di ascoltare le omelie per via della propria vita peccaminosa. Dopo aver trattato delle scuse addotte dagli assenti, Swift passa a elencare in modo meticoloso i comportamenti maleducati dei presenti: alcuni non fanno che chiacchierare tutto il tempo con i loro vicini, il più delle volte sparlando e spettegolando del prossimo, altri hanno la mente occupata da preoccupazioni mondane, altri ancora stanno sempre in agguato per poter criticare e mettere in ridicolo tutto ciò che ascoltano».
http://www.osservatoreromano.va/it/news/dormire-chiesa