«L'altro giorno, partecipando ad una eucaristia nelle mie montagne, è capitato un fatto (non tanto) strano. Il celebrante, durante la Preghiera Eucaristica, ha pronunciato la frase: «Conferma nella fede e nell'amore la tua Chiesa pellegrina sulla terra: il tuo servo e nostro Papa Benedetto XVI, il vescovo Claudio, il collegio episcopale, tutto il clero e il popolo che tu hai redento». Una signora, attentissima come forse non c'immagineremmo noi preti, ha alzato la voce dicendo: “Il Papa si chiama Francesco!” La gente si è voltata tutta verso di lei, il celebrante si è sorpreso della correzione, la signora non ha abbassato lo sguardo di un millimetro. “La signora che ha parlato prima – ha detto il prete dal microfono finita la messa – è pregata di venire in sacristia”. Lì, lui stesso, ha avuto la grazia di andare a scuola di teologia e di fede da una signora innamorata di Dio e della sua Chiesa. Tramite terza persona, le ho mandato un abbraccio forte-forte. Questo è il fatto. Buona serata!». #sullastradadiemmaus
2020_08_agosto
Alzare la voce
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