«E adesso dov’è finita la donna per me? E’ assente dalla mia vita di consacrato? Quale tristezza sarebbe la mia! No, il celibato non giustifica l’assenza della donna, come il vivere solo non giustifica l’assenza dei fiori nel mio giardino e dell’acqua fresca nella mia fontana. No, non era ciò che Dio voleva da me; escludere dal mio amore metà del genere umano... La donna è tornata ad affacciarsi alla mia esistenza? E come poteva non essere se volevo essere Chiesa e vivere nella Chiesa? Come potevo escludere la metà del genere umano e come potevo accantonare la possibilità di un amore di tante sublimi creature? Perché devo ben dirlo, erano sublimi. Nelle parrocchie le più vivaci, nelle comunità le più fedeli, nell’evangelizzazione le più attente, nelle cordialità le più simpatiche, nel dono di sé le più generose. No, non potevo escluderle, non le ho escluse! Di più, le ho amate! Con loro era tutto più facile: la casa più ordinata, la voglia di lavorare più semplice, i rapporti più scorrevoli, l’unità più naturale, la gioia di vivere più grande. E’ un fatto! (...) Mi permetto ancora una confidenza. Quando ero ragazzo avvertivo una segreta compiacenza ad essere maschio. Ora non è più la stessa cosa... E per tanti motivi... Ve ne confesso uno solo che è nato nel più profondo del mio profondo: avverto che la donna è migliore di me. Nel cammino verso Dio, che è l’unica cosa che mi interessa, la sento sempre un piccolo passo avanti di me. Nell’umiltà più umile, nella pazienza più forte, nella carità più vera. Non sono geloso di natura, ma mi è facile vedere che Dio guarda la donna con predilezione e mi dice quasi sempre: «Vedi e impara...». Nel cammino verso Dio la donna è facilitata. Non per nulla le donne sono le più disponibili al problema religioso. E non è per la loro debolezza. E’ perché sono fatte meglio. E’ indiscutibile! E’ perché Dio , pensando alla creazione l’ha pensata al femminile. Come deve essere caro a Dio l’abbandono della donna nell’amore e nelle cose più grandi di lei! Come deve prediligere il suo silenzio, aperto a Colui che viene!». (fai il download dell'intero testo)